Il libro
Max Brooks non ha niente da invidiare al suo ben più famoso padre Mel.
Un umorismo cattivo e agghiacciante, così malato che potrebbe sembrare serio.
E poi è l'unica possibilità di sopravvivere ad un attacco zombi.
Saperlo identificare, conoscere le mosse da fare, le armi, le tecniche, i rifugi e i precedenti storici sono le uniche cose che impediranno che io diventi cibo per non-morti.
Splendido.
Dalla nota di Niccolò Ammaniti:
"Io sono qui, solo e affamato, chiuso nel bagno di casa mia.
Stringo in mano la doppietta carica. Mia moglie Marisa, morta cinque giorni fa, continua a grattare e sbattere contro la porta su cui ho inchiodato delle assi. E quei lamenti che emette quasi mi commuovono.
In vita sua non mi ha mai desiderato così.
Non so chi reggerà più a lungo, io o la porta.
Sono poronto.
Ho letto il Manuale.
Le sparerò in faccia."
2 Comments:
Bè meglio cosi...la stanchezza passa con il riposo, ma la tristezza con il riposo, aumenta.
volersi piu' bene...bè è una cosa che di certo dovrei imparare anche io...come stai piccolo Monte? se ti va di scrivermi qualche mail, mi fa piacere, è tantissimo che non ci sentiamo...a presto, un bacio e buona giornata. t.q.
Spero di cuore tu sia guarito piccolo Munz, un bacio
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